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“La salute non è in vendita”. Autoinchiesta in piazza.
La Consultoria TransFemminista Queer aderisce alla mobilitazione “La salute non è in vendita”, in occasione della giornata mondiale della salute, domani venerdì 7 aprile ore 17:00 in Piazza Re Enzo. Link evento qui.
Siamo uno spazio dove poter discutere in modo orizzontale di sesso, di emozioni, di salute, di come stiamo, delle relazioni tra i generi e di come (dis)educarci alle differenze, alle identità gerarchizzate e naturalizzate. In opposizione allo smantellamento del servizio pubblico e alla privatizzazione del sistema sanitario, portiamo avanti idee e pratiche alternative a sostegno della salute.
La salute non è un servizio o uno stato medico, ma benessere sociale. Per questo la Consultoria si propone come un luogo di autorganizzazione in cui occuparci della nostra salute e dei nostri corpi a partire dal piacere, dal desiderio e dalla tra(n)sformazione e non dalla malattia e dalla “funzionalità” da ripristinare o dal controllo biomedico dei corpi e della riproduzione.
Riteniamo necessario indagare la relazione tra genere, sessualità e salute in modo da organizzare la lotta per servizi sanitari efficienti per tuttu e non più basati sull’eterosessualità e sulla maternità obbligatorie. Perché siamo stufe di medici obiettori, di chi colpevolizza chi vuole abortire o prendere la pillola del giorno dopo; stufe di un sistema che infantilizza le/i trans e stigmatizza le malattie sessualmente trasmissibili.
Vogliamo potere parlare e agire liberamente su tutti questi temi a partire dai nostri bisogni, a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori del sistema sanitario pubblico che assieme a noi vogliono trasformarlo per difenderlo. Contro un modello neoliberale che limita l’accesso a pochi privilegiati, che cristallizza i nostri generi e la nostra sessualità, che danneggia la nostra vita, la nostra salute e la nostra favolosità.
Con il sistema sanitario pubblico, anche noi abbiamo subito la violenza e l’ipocrisia di questo processo di distruzione del welfare. Lo sgombero che abbiamo subito dimostra che amministrazione e forze dell’ordine non vogliono che frocie, trans, lesbiche e queer si autorganizzino in spazi collettivi di confronto e di elaborazioni di pratiche per la liberazione dei nostri corpi.
Ma abbiamo deciso di non fermarci e di stare unitu nella lotta per il diritto alla salute. Per questo motivo invitiamo tuttu a partecipare alla Consultoria TransFemminista Queer in piazza con il laboratorio di autoinchiesta sulla salute – un modo per dare voce pubblicamente e liberamente ai propri bisogni e al proprio benessere.