Frocetarie di tutte le chat, unitevi! Gio 11/10/2018 workshop @ ETC – XM24


Pensavi che ci volesse una laurea in ingegneria informatica per hackerare Grindr, Wapa, Tinder e le altre app di rimorchio on line? Ancora una volta, ti sbagliavi!

Domani alle 19 all’Eclectic Tech Carnival un workshop a cura delle Frocetarie, per continuare a sperimentare momenti di sovversione collettiva delle app di incontri, per risignificare l’architettura delle relazioni sociali che ci impone la loro piattaforma, per cercare di riappropriarci del valore che produciamo quando interagiamo – anche sessualmente! – in rete.

Dopo la Caccia al tesoro Share your big data del 16 giugno scorso,  le frocetarie di tutte le app guardano allo sciopero transfemminista dell’8 marzo!

Il workshop è in italiano con traduzione simultanea in inglese, non ha un contenuto esclusivamente tecnico ed è aperto a tutt*. Hackerare i generi, i significati, i codici, compresi quelli sociali!

Altro sulle le frocetarie:
https://consultoriaqueerbologna.noblogs.org/post/2018/04/07/grindr-ci-mette-al-lavoro-autoinchiesta-sul-frocietariato-delle-app/
https://consultoriaqueerbologna.noblogs.org/post/2018/04/18/giovedi-19-aprile-il-frocetariato-delle-app-si-organizza/

Segue descrizione un po’ più seria del workshop (bilingue italiano-inglese)

From data to dating – subverting homonormativity and queer value

Dai big data al rimorchio – sovversione dell’omonormatività e valore queer

Forcetaria is a portmanteau that mixes Fag and Proletarian. Our group started through Transfeminist Queer Consultoria (autonomous space and discussion group on queer health) when we turned to analyse dating apps, Grindr (a gay app) in particular. Grindr has become famous for the big data buying&selling scandal, specifically for selling HIV serologic status’ datas.

Le frocetarie sono nate all’interno della Consultoria transfemminista queer di Bologna quando abbiamo iniziato a ragionare sulle app di incontri, in particolare Grindr, la più popolare app di incontri gay in Italia, che è stata al centro di uno scandalo nel momento in cui sui giornali è apparsa la notizia che vendeva i dati dei suoi utenti, inclusi quelli riguardanti l’HIV.

The socio economic and cultural impact of “queer value” goes further: apps are extracting value from our desire and from our datas in order to construct a homonormative “lifestyle” which is mysoginist, racist, ableist, classist, transphobic. As queer people using dating apps we all end up representing value, perfoming value reinforcing neoliberal policies on our own bodies as competing bodies.

Ma la portata sociale e culturale del “valore queer” va ben oltre: le app estraggono valore dai nostri dati, dal nostro desiderio per costruire un modello di vita omonormativo che di fatto è misogino, razzista, abilista, classista e transfobico. Come froce che usano le app per fare sesso finiamo per rappresentare un valore, performare un valore che rinforza le politiche neoliberali imposte sui nostri corpi, trasformandoci in corpi in competizione.

On the other hand on line sex work is discouraged and repressed. Basically you are forced to work for free by the app while you cannot sell yourself freely in the forms you choose for yourself. By proposing a discussion on queer value through dating apps we want to find together practices that subvert the offline/online geographies and promote queer cruising experiences while dismantling the homonormative milieu created by the apps. We thought the whole activity as a way to hack the app from below and take back the control of the platform in order to promote sex positive and technoenthusiastic practices in queer lives.

Allo stesso tempo, il sex work on line è scoraggiato e represso. Fondamentalmente, dobbiamo lavorare gratis per le app, non possiamo vendere il nostro lavoro sessuale nelle forme che scegliamo. Nel proporre una discussione sulla produzione di valore queer nelle app di incontri vogliamo trovare insieme pratiche che sovvertano le geografie offline/online e promuovano esperienze di rimorchio queer smantellando la cornice omonormativa in cui ci costringono le app. Una specie di hackeraggio collettivo dal basso per riprendere controllo sulla piattaforma e promuovere pratiche sex-positive e tecnoentusiaste nelle vite froce.