F_HACK_APP LABORATORIO PRATICO DI SCIOPERO DEI/DAI GENERI

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LABORATORIO PRATICO DI SCIOPERO DEI/DAI GENERI

Lunedì 4/02/2019 dalle 21al Centro delle donne di Bologna Via del Piombo 5, 40125 Bologna

L’8 marzo sarà di nuovo sciopero femminista globale!
La Consultoria Queer Bologna (https://consultoriaqueerbologna.noblogs.org/)
propone per lunedì 4 febbraio alle ore 21, presso il Centro delle Donne in via del Piombo 5, un’autoformazione pubblica sullo sciopero dei/dai generi.

PERCHé È NECESSARIA L’AUTOFORMAZIONE?
Crediamo che per combattere la violenza maschile sia fondamentale smascherare la matrice comune del sistema di potere che opprime, in modi differenti ma convergenti, donne cis e trans, uomini trans, persone non binarie, soggettività non etero e tutt* coloro che rifiutano di riprodurre la maschilità egemonica.
Nel sistema di genere rigidamente binario, ognun* si deve identificare nel genere assegnato alla nascita e adeguarsi al ruolo sociale da esso previsto. Maschile e femminile sono generi socialmente costruiti come opposti, complementari e rigidamente asimmetrici: in tale sistema la femminilità – e tutt* coloro che vi si identificano o vi sono assegnat* più o meno forzatamente – deve rimanere inferiore, appropriabile, disponibile. Chi si rifiuta di riprodurre la maschilità egemonica o di identificarsi come donna nonostante l’assegnazione alla nascita è esclus* o chiamat* a rientrare negli stessi rigidi schemi imposti dal sistema binario per accedere a briciole di diritti. Senza riconoscimento e assimilazione non sembra esservi accesso a una piena cittadinanza.
Il binarismo di genere è strumentale a sostenere e a riprodurre il sistema di oppressione strutturale che il movimento femminista Non Una Di Meno sta sfidando in ogni parte del mondo: da una parte le nostre vite sono sistematicamente annientate attraverso la violenza sui corpi, dall’altra il sistema capitalista mette a valore ogni aspetto delle nostre vite, identità e orientamenti attraverso il lavoro gratuito del genere di cui siamo quotidianamente espropriat*.
Contro la violenza di genere e dei generi, l’8 marzo noi scioperiamo!

COME SI SCIOPERA DAI GENERI?
Dopo esserci rifiutate di “fare il nostro lavoro” nella fabbrica dell’eteronorma, dopo aver sottratto le nostre competenze relazionali e di cura dal lavoro produttivo e riproduttivo, quest’anno vogliamo organizzare forme di riproduzione sociale delle lotte e di liberazione dall’omonormatività bianca attraverso l’hackeraggio delle app di incontri etero, gay e lesbiche.
Come nel caso delle piattaforme di consumo, che organizzano il lavoro in una logica di autoimprenditorialità (vedi le lotte dei riders), in cui l’argoritmo governa il desiderio di indipendenza e autorganizzazione e consente un’estrazione di valore da esso, così nel caso delle app di incontro l’estrazione di valore avviene a partire dalla performance di genere/razza. Le app mettono a valore le relazioni personali e, con esse, le relazioni di potere tra corpi “normali, bianchi, sani” e corpi eccedenti. L’accesso al desiderio viene in questo modo “moderato” dall’aderenza a determinati standard che, guarda caso, ricalcano esattamente quelli mainstream di “desiderabilità”. Spesso i luoghi virtuali perpetuano le discriminazioni sistemiche vigenti offline, con l’aggravante della “parvenza” di libertà. Ci si trova però, ancora una volta, all’interno di architetture individualistiche che “privatizzano” il sesso e il desiderio, isolando le persone e rinforzando le loro vulnerabilità.

I nostri desideri – eccedenti, difformi, fuori norma – non si negano, ma si possono hackerare attraverso le stesse app.
Vogliamo rivendicare la sperimentazione fatta sulle piattaforme per scardinare il modello relazionale normativo e violento che ci rifiutiamo di riprodurre.
Rivendichiamo la costruzione di intimità altre, alternative alla violenza dei rapporti etero/omo normati strutturalmente imposti e riprodotti nelle app.
Vogliamo sottrarci dal lavoro di genere e affettivo come lavoro gratuito che le app mettono a valore, rivendicando un reddito di autodeterminazione.
Immaginiamo collettivamente forme nuove, sovversive e trasversali di sciopero dei e dai generi, per far esplodere le nostre rivendicazioni verso e oltre l’8 marzo.

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