Questo è un post di servizio per chi deve andare a rifare le fotocopie per i banchetti della consultoria….
cos’è la consultoria agg nov 2017
S/coppia – il librino di San Valentino
bugiardino degli ormoni sessuali
Questo è un post di servizio per chi deve andare a rifare le fotocopie per i banchetti della consultoria….
cos’è la consultoria agg nov 2017
S/coppia – il librino di San Valentino
bugiardino degli ormoni sessuali
Siete tutt* invitat* al primo incontro di Autoformazione della Consultoria TransFemminista Queer:
HIV: immaginari, pratiche sessuali e pratiche politiche
Mercoledì 14 giugno al Vag61, via Paolo Fabbri 110
19.30 aperitivo di benvenuto
20.30 incontro di autoformazione
L’immaginario e il discorso costruiti attorno alla prima diffusione di HIV hanno reso questo virus distinto da ogni altro. Nonostante condivida vie di trasmissione e caratteristiche con i virus epatitici e altre malattie veneree, solo HIV ha avuto effetti e reazioni in ambito politico, sociale e sanitario per più di quarantanni dopo la sua comparsa. La “malattia” è stata usata come metafora di una giusta punizione per una sessualità non riproduttiva e come stigma verso il movimento glbt, emerso poco più di un decennio prima, che ha risposto con una riorganizzazione delle forme di attivismo. Se oggi esistono delle pratiche consolidate di Safer Sex è grazie agli sforzi di una generazione di attivist* che davanti alla diffusione incontrollata dell’AIDS si sono organizzati e formati a partire sia dalle poche informazioni scientifiche esistenti sia dai propri vissuti.
L’attuale disponibilità di terapie antiretrovirali, frutto delle lotte dei movimenti su Hiv, sospinge il virus in una condizione “undetectable”, ma senza una rielaborazione collettiva si corre il rischio di neutralizzare il discorso su HIV, mantenendo le persone sieropositive nell’invisibilità in cui si riattivano lo stigma e la paura.
Nonostante siano passati più di quarantanni dai primi casi documentati negli Stati Uniti, è importante conoscere la storia di HIV, sia per prevenirlo sia per trarne insegnamenti.
Gli incontri di autoformazione della Consultoria TransFemminista Queer sono basati su uno scambio circolare e orizzontale di saperi, pratiche e vissuti su salute, sessualità, corpi, relazioni con un aproccio safer sex, a partire dalla consapevolezza critica per cui le malattie sessualmente trasmissibili e la loro prevenzione non sono (state) un terreno neutro, ma di costruzione dello stigma contro alcune soggettività e di disciplinamento sociale delle condotte sessuali.
Vogliamo creare uno spazio di risocializzazione di saperi e pratiche diverso e più composito rispetto a quello costruito dalle associazioni specializzate in servizi alla comunità LGBTQI, mirato a potenziare partecipazione attiva, possibilità di scelta, solidarietà, mutualismo, oltre a contrastare discorsi stigmatizzanti, sessuofobici, sierofobici, puttanofobici.
Uno spazio in cui l’apporto tecnico, medico o scientifico possa essere uno strumento di informazione e consapevolezza accanto ai saperi delle lotte e delle diverse soggettività, in un contesto informale e situato nell’esperienza di ognun*.
Per far questo verranno sperimentate varie metodologie di interazione, che a seconda degli argomenti trattati cercheranno di garantire circolarità, partecipazione e se necessario anonimato. Modalità che ci permettano di affrontare vari temi in un ambiente safe e accogliente per i/le/lu partecipant*.
Nella mattinata di oggi, venerdì 10 marzo, il consiglio comunale e metropolitano si riunisce in “seduta solenne” per la Giornata Internazionale della Donna.
Lo sgombero della Consultoria TransFemminista Queer avvenuto all’alba proprio il giorno dopo LottoMarzo, mentre avevamo ancora addosso il nero e il fucsia del corteo, mostra in maniera lampante che le retoriche istituzionali sulle pari opportunità, differenze di genere e contrasto alle discriminazioni sono vuote e strumentali. Questa giunta che ha la faccia tosta di definirsi femminista e la cui assessora alle pari opportunità ha aderito allo sciopero delle donne, ha gestito lo sgombero come una mera pratica burocratica. Di fatto, quella che non viene tollerata è l’autogestione che le femministe e le transfemministe e le froce possono praticare.
Ma l’autogestione transfemminista queer e lo sciopero dai generi non finiscono con uno sgombero. La condivisione di uno spazio ci ha permesso in soli 4 giorni di trasformare quelli che sembravano bisogni ed esigenze individuali in un progetto collettivo.
Rifiutiamo il ricatto delle istituzioni per cui chi non sta sotto il loro controllo e tutela viene annientato. Resistiamo in autogestione insieme a tutte le realtà sotto attacco a partire da XM24 fino alle occupazioni abitative.
Vogliamo consultorie transfemministe queer libere e autogestite ovunque!
Invitiamo tutte tutti e tuttu le solidali e le complici a venire con noi
:: ore 9.30 Favolosa Colazione Ribelle in via Menarini 1/(punto)G
:: ore 10.30 Concentramento e partenza della biciclettata transfemminista queer verso Piazza Maggiore
:: ore 11.30 Cacerolaza e varie rumorose interferenze sotto Palazzo d’Accursio (porta posate&padelle)
Dopo quattro giorni di favolosa autogestione, la Consultoria Transfemminista Queer è stata sgomberata dalle forze dell’ordine e i locali di via Menarini sono stati riconsegnati alla polvere. Ma il percorso continua.
La Consultoria Transfemminista Queer ha materializzato negli ultimi quattro giorni la necessità collettiva di spazi di confronto, di elaborazione di pratiche per la liberazione delle donne, frocie, trans*, lesbiche e queer. L’autoinchiesta sulla salute come benessere sociale, piacere, consenso e desiderio aveva trovato una casa favolosa in via Menarini 1 Punto G. A partire dai bisogni materiali emersi dalle tante soggettività presenti nell’assemblea del 28 febbraio al Consultorio di Sant’Isaia, attraversando le strade del 4 Marzo in difesa di XM24 e dell’autogestione, abbiamo occupato uno spazio per lo Sciopero dai Generi permanente. Abbiamo trasformato un luogo abbandonato da anni in una Consultoria attraversata da centinaia di persone e accolta con calore anche dal quartiere e dai condomini.
Come parte di Non Una di Meno, abbiamo contribuito negli ultimi mesi alla costruzione dello sciopero globale contro la violenza maschile sulle donne, contro la violenza di genere e dei generi, e ai due incontri nazionali di Roma e Bologna, in cui insieme a migliaia di altre realtà e singole stiamo scrivendo il Piano femminista contro la violenza maschile.
L’occupazione e l’autogestione sono la nostra forma di sciopero: in questi quattro giorni non abbiamo rispettato le scadenze, non abbiamo mandato curricula, abbiamo rubato tempo ed energia ai nostri lavori precari, abbiamo sperimentato la rottura della quotidianità regolata dai tempi del lavoro e del consumo; attraverso le forme assembleari orizzontali, la caratterizzazione della safety di uno spazio costruito a misura dei nostri desideri, la condivisione di saperi pratici, di esperienze “a partire da sé”, abbiamo organizzato in autonomia la lotta contro la violenza di genere e del genere e la resistenza collettiva al maschile egemonico. Per quattro giorni almeno abbiamo sperimentato la rottura dell’ordine eterosessuale obbligatorio e la sovversione delle gerarchie di genere.
Lo sciopero per noi quindi non è stato solamente una sottrazione ma la creazione di nuove infrastrutture per sostenere le nostre forme di vita e di lotta non solo per un giorno. Nella Consultoria abbiamo cospirato per creare strumenti collettivi come l’autoinchiesta che abbiamo portato in piazza la mattina de LottoMarzo (che ha coinvolto un centinaio di persone di tutte le età e fatto emergere un desiderio fortissimo di riappropriarsi del discorso sulla salute, sul piacere, sul corpo) e abbiamo messo a disposizione di tuttu uno spazio di organizzazione per il partecipatissimo corteo serale animato da piu di 15.000 donne, lesbiche, froce e trans.
In altre città in occasione dello sciopero sono state organizzate assemblee nei consultori pubblici, e a Napoli la Laboratoria Transfemminista Transpecie Terrona ha occupato uno spazio nel centro della città.
Lo sgombero della Consultoria, avvenuto all’alba proprio il giorno dopo l’8 marzo, mentre avevamo ancora addosso il nero e il fucsia del corteo, mostra in maniera lampante che le retoriche di inclusività, pari opportunità e contrasto alla violenza contro le donne e alle discriminazioni messa in campo dalle istituzioni di questa città è totalmente vuota e strumentale.
Di fatto quella che non viene tollerata è l’autogestione che le femministe e le transfemministe e le froce possono praticare.
Ma l’autogestione transfemminista queer e lo sciopero dai generi non finiscono con uno sgombero. La condivisione di uno spazio ci ha permesso in soli 4 giorni di trasformare quelli che sembravano bisogni ed esigenze individuali in una programmazione collettiva che si metterà a punto a partire da stasera con una assemblea pubblica al centro delle donne di via del Piombo alle ore 21 alla quale siete tutt* invitat*.
dalle 10.00
:: presentazione del percorso #NonUnadiMeno
:: 8 punti per l’8 marzo: il piano nazionale femminista contro la violenza
:: la dimensione globale dello sciopero
A seguire: interventi delle lavoratrici per ogni tema degli 8 punti, microfono aperto intervallato da momenti performativi. Con traduzione in lingua dei segni.
dalle 11.30
* le lezioni aperte (dal nido all’università)
* consultoria transfemminista queer
* la processione sacra vulva
* spazio bimbe/i
POMERIGGIO alla Consultoria Transfemminista Queer!
14.00 – 17.30
:: Favolosa merenda ribelle. Zona (ri)creativa per prepararci al Corteo Notturno con musica, bibite, chiacchiere e prove della favolosa corale, serigrafia, punto svacco&slogan (invenzione di cori e slogan per il corteo), angolo lettura (scambio di fanzine, libri e materiali autoprodotti)
:: 17.30 partenza verso la piazza con i cartelli e il materiale della Consultoria
18.00
:: CORTEO NOTTURNO da Piazza Maggiore a Piazza dell’Unità ::
* processione della Sacra Vulva
* cacerolazo: porta pentole, padelle e cucchiai!
* interventi lungo il percorso
* favolosa corale e sfertility game
Tutti i giorni, ore 7-9: favolosa colazione
Tutti i giorni, tutto il giorno: infoshop su sessualità, piaceri, precarietà, autogestione della salute con libri e materiali autoprodotti dalle consultorie queer nel mondo.
Continua la sistemazione, l’allestimento e l’arredamento dello spazio con scambio continuo di saperi e tecniche di ciappineria oltre i ruoli di genere.
Giovedì 9 marzo
7.00-9.00 Favolosa Colazione
Pulizia, sistemazione dello spazio, altri eventi da comunicare
18.30-20 Yoga
20 Assemblea consultoria
Partiranno fra il 9 e il 12 marzo:
(giorno/orario da definire)
Gruppo su sessualità e relazioni gay
Un gruppo in cui interrogarsi sul genere, ciascun* a partire dal proprio!
Gruppo piacere, pratiche sessuali, anticoncezionali e altre tecnologie
Workshop pratico per elettriciste DIY riservato a donne, lesbiche, frocie e trans*.
Autoformazione su HIV (non solo per persone HIV+, perchè a tutt* può capitare di diventare sieropositiv* o di voler accompagnare un amic*/amante/(s)familiare sieropositiv*)
Inoltre:
Sabato alle 17: ProjecteUter -Storia allegorica dell’aborto- Un progetto di disegno a più mani e più teste, realizzato da Carles G.O’D. e Tonina Matamalas (Grazie a F’art che ha deciso di spostare l’evento alla Consultoria in solidarietà)
giorno e orario da comunicare: Incontro dell’Assemblea Antisessista Permanente, Installazione dell’archivio queer e del centro di ricerca permanente “Alessandro Zijno”